La lezione a teatro
Spettacolo sul bullismo per le scuole secondarie di primo e di secondo grado e per tutti gli interessati alla tematica

di Emanuela Giordano
con Gloria Gulino, Stefano Moretti, Iole Visaggi e Andrea Volpi
aiuto alla regia Tania Ciletti
costumi Fabio Cicolani
organizzazione generale Alice De Toma
regia Emanuela Giordano
Alla luce del decreto ministeriale emanato lo scorso 4 marzo che sospende manifestazioni, eventi e spettacoli di qualsiasi natura al fine di contenere la diffusione del Coronavirus, il Teatro Celebrazioni comunica che lo spettacolo La Lezione a teatro, in programma dal 17 al 19 marzo, è stato annullato. È possibile richiedere il rimborso dei biglietti acquistati entro martedì 7 aprile 2020 rivolgendosi al canale di vendita attraverso cui si è effettuato l’acquisto.
Immaginate un’assemblea d’istituto, immaginate che la vostra scuola sia stata coinvolta in un episodio di bullismo, immaginate di essere la vittima o il carnefice, di essere una studentessa, un insegnante o una mamma. La Lezione a teatro è tutto questo, sono tanti punti di vista in un’unica pièce che coinvolge, emoziona e fa entrare in empatia con gli altri.
“La lezione a teatro ha come tema il bullismo, fenomeno spesso confuso mediaticamente con altri, come il teppismo, il vandalismo, lo squadrismo delle tifoserie. È da questa realtà sociale che siamo partiti ad indagare, ma, non volendo rischiare di offrire l’ennesimo palcoscenico dove esibire raccapriccianti bravate, atti di confusa e narcisistica immaturità, abbiamo provato a spingerci oltre. LA LEZIONE a teatro è divenuto un racconto sulla giovinezza, sulla difficoltà di crescere, sul desiderio di essere accettati, sulla disperazione di chi non trova ascolto. È la storia di un vuoto che è sempre esistito, quello del passaggio dall’adolescenza alla maturità, ma che oggi sembra protrarsi e aggravarsi in assenza di modelli e di punti di riferimento e grazie a strumenti di comunicazione che amplificano la violenza e la persecuzione sui soggetti più fragili o semplicemente più sensibili. I protagonisti del racconto sono vittime o testimoni diretti di piccoli e grandi atti di emarginazione e violenza avvenuti tra i banchi di scuola. C’è chi ha difeso un compagno dagli altri, chi ha venduto l’anima per farsi accettare, chi ha fatto resistenza passiva, chi è fuggito perché non ce la faceva, chi ha trasformato anni di umiliazioni e violenze in una forza positiva fondando un’associazione di sostegno per le famiglie delle altre vittime. Il racconto si sviluppa lungo le storie di questi ragazzi e di alcuni professori, attraverso le difficoltà affrontate, cercando di indagare la dinamica vittima/persecutore, ma sempre puntando ad una via per uscire dal tunnel, con la scoperta della condivisione e con una buona dose di autoironia. Non abbiamo cercato il patetismo, il teatro del “dolore”, non abbiamo “vampirizzato” o “speculato” sulle vicende di questi ragazzi. Non abbiamo cercato “il caso” da esibire e amplificare, l’odore del sangue. Sono storie piccole, di quotidiano disagio, raccontate con la serenità e l’ironia di chi le ha potute metabolizzare e solo per questo ne può parlare oggi, anche per ricordare agli altri che il vero sconfitto è chi usa la violenza o il dileggio come strumento di autoaffermazione.” Emanuela Giordano
Le insegnanti e gli insegnanti interessati al progetto possono scrivere a eventi@teatrocelebrazioni.it o chiamare allo 051.6154808.
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Dal 17 al 19 marzo
Ore 11
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